L’impatto ambientale dei pannelli fotovoltaici: un bilancio complessivo
I pannelli fotovoltaici sono considerati una delle soluzioni più promettenti per affrontare la crisi climatica. Ma qual è il loro impatto ambientale reale? Andiamo ad analizzarlo nel dettaglio la sostenibilità ambientale dei pannelli fotovoltaici attraverso tutto il loro ciclo di vita, dalla produzione allo smaltimento.
Produzione dei pannelli fotovoltaici: un costo iniziale
La produzione dei pannelli solari fotovoltaici comporta un certo dispendio energetico e l’utilizzo di materiali, come il silicio, che richiedono processi industriali complessi. Questo si traduce in un’emissione di gas serra e in un consumo di risorse naturali.
L’impronta di carbonio dei pannelli solari è un argomento spesso dibattuto: tuttavia, uno studio approfondito condotto dall’Università di Utrecht ha rivelato che l’impronta di carbonio di un pannello fotovoltaico è pari a circa 20 grammi di CO2 per kWh prodotti. Questo significa che in soli due anni di funzionamento, un pannello solare è in grado di compensare completamente le emissioni generate durante la sua produzione, dimostrando la sostenibilità di questa tecnologia energetica.
Alla base del funzionamento dei pannelli fotovoltaici, così come di tutta l’elettronica moderna c’è il silicio, il secondo elemento più abbondante sulla Terra dopo l’ossigeno. Questo semimetallo è presente in natura sotto forma di composti, costituendo la base di rocce come granito e sabbia, e di minerali preziosi come quarzo, ametista e opale. Il silicio è inoltre un ingrediente essenziale nella produzione di vetro, ceramica e cemento, materiali indispensabili per l’edilizia e l’industria.
Come dimostrato da uno studio condotto dall’Università della North Carolina, non è tossico, inquinante o pericolo per la salute.
Il funzionamento: un bilancio decisamente positivo
Una volta installati, i pannelli fotovoltaici producono energia elettrica pulita, senza emissioni di gas serra o inquinanti locali. Inoltre, hanno una durata di vita molto lunga, superiore ai 25 anni, e non richiedono un consumo continuo di combustibili fossili.

Smaltimento dei pannelli solari: la chiave è il riciclo
Lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici alla fine del loro ciclo di vita rappresenta una sfida importante. I moduli fotovoltaici sono costituiti da alluminio, vetro, silicio (alcuni più economici usano il tellururo di Cadmio), rame e argento: se smaltiti presso un centro di raccolta RAEE come previsto dalla normativa italiana, la percentuale di riciclo dei pannelli solari può arrivare al 95%, e gestire i materiali rimanenti come ogni altro prodotto elettronico (televisori, computer, smartphone).
Bilancio complessivo: un investimento sostenibile
Considerando l’intero ciclo di vita di un pannello fotovoltaico, dall’estrazione delle materie prime fino allo smaltimento, si può affermare che il bilancio ambientale è decisamente positivo. Un pannello fotovoltaico è in grado di produrre energia pulita per molti anni, compensando ampiamente l’impatto ambientale della sua produzione e del suo smaltimento. Investire nell’energia solare significa ridurre le emissioni di gas serra, diminuire la dipendenza dai combustibili fossili e promuovere lo sviluppo di un’economia circolare.