Il Conto Termico rappresenta un’opzione alternativa alla detrazione fiscale per incentivare interventi volti all’efficienza energetica e all’uso di fonti rinnovabili. A differenza delle classiche detrazioni, che prevedono il recupero della spesa in più anni sotto forma di sgravi fiscali, il Conto Termico consente di ottenere un rimborso diretto della spesa sostenuta, riducendo i tempi di recupero dell’investimento.
Con l’attuale versione Conto Termico 2.0, gli incentivi sono stati inizialmente riservati agli interventi di sostituzione delle caldaie a gas con soluzioni più sostenibili, come il passaggio al pellet o al riscaldamento completamente elettrico. Oggi, la platea degli interventi ammessi si è ampliata, includendo anche soluzioni meno costose ma comunque efficaci nella riduzione dei consumi di gas e delle emissioni inquinanti.
Il contributo conto termico nel 2025 verrà aggiornata con il Conto Termico 3.0.
Chi può accedere al Conto Termico e quali sono i fondi disponibili
Il GSE Conto Termico si rivolge principalmente alle Pubbliche Amministrazioni, ma anche ai privati e alle imprese, offrendo un fondo complessivo di 900 milioni di euro annui, di cui 400 milioni riservati alla PA.
Grazie a questo meccanismo, è possibile migliorare l’efficienza energetica degli edifici, abbattendo i costi in bolletta e recuperando rapidamente parte dell’investimento. Il sistema è stato aggiornato rispetto alla versione introdotta con il D.M. 28/12/2012, rendendolo più accessibile e veloce nelle procedure di richiesta.
Novità introdotte e semplificazioni
Tra le modifiche più significative, rientrano:
- L’ampliamento dei soggetti ammessi, includendo anche cooperative sociali e cooperative di abitanti tra le Pubbliche Amministrazioni beneficiarie.
- L’estensione degli interventi agevolabili, con l’inserimento di nuove soluzioni per il miglioramento dell’efficienza energetica.
- La revisione delle dimensioni degli impianti ammissibili, consentendo l’accesso agli incentivi anche a interventi su scala ridotta.
- La semplificazione della procedura di accesso, con un iter più rapido per gli apparecchi pre-certificati, elencati nel Catalogo del Conto Termico.
Per favorire l’accesso agli incentivi, è stato introdotto un meccanismo di erogazione semplificata per importi fino a 5.000 euro, con un tempo medio di pagamento di circa due mesi.
Il Catalogo del Conto Termico: una guida per gli interventi incentivati
Uno strumento chiave per chi desidera accedere ai fondi è il Catalogo del Conto Termico, un elenco di apparecchi pre-qualificati che rispettano i requisiti tecnici previsti dal decreto. Tra i dispositivi inclusi figurano:
- Pompe di calore (aerotermiche, geotermiche, idrotermiche)
- Generatori a biomassa (stufe, termocamini, caldaie)
- Collettori solari (piani, sottovuoto, factory made, a concentrazione)
- Scaldacqua in pompa di calore
- Sistemi ibridi con pompe di calore e caldaie a condensazione integrate
Entità degli incentivi e possibilità di cumulo
Gli incentivi coprono dal 40% al 65% della spesa sostenuta, a seconda del tipo di intervento:
- Fino al 65% per la demolizione e ricostruzione di edifici a energia quasi zero (nZEB).
- Fino al 40% per l’isolamento di pareti e coperture, la sostituzione degli infissi con modelli più performanti, l’installazione di schermature solari e sistemi di building automation, nonché la sostituzione di corpi illuminanti e caldaie tradizionali con modelli a condensazione.
- Fino al 50% per l’isolamento termico nelle zone climatiche E e F, con una soglia che sale al 55% se abbinato alla sostituzione di infissi e all’installazione di un nuovo impianto di riscaldamento (caldaia a condensazione, pompe di calore o solare termico).
- Fino al 65% per la sostituzione di impianti esistenti con pompe di calore, caldaie a biomassa, sistemi ibridi e impianti solari termici.
Un vantaggio significativo del Conto Termico è la possibilità di cumulare gli incentivi con altre agevolazioni non statali, aumentando così il risparmio complessivo. Inoltre, finanzia il 100% della spesa per la Diagnosi Energetica e l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) per la Pubblica Amministrazione (e per le ESCO che operano per loro conto), mentre per i privati e le cooperative il contributo copre fino al 50% della spesa.
Modalità di erogazione degli incentivi
Gli incentivi del Conto Termico sono regolati da contratti tra il GSE e il Soggetto Responsabile e vengono erogati con due modalità:
- In un’unica soluzione, se l’importo dell’incentivo non supera i 5.000 euro.
- In rate annuali costanti, per un periodo che varia tra 2 e 5 anni, in base alla tipologia e alla dimensione dell’intervento.
Per ciascun intervento vengono definiti spese ammissibili, massimali di costo e valore dell’incentivo. Tuttavia, il Conto Termico non è cumulabile con altri incentivi statali, fatta eccezione per fondi di rotazione, fondi di garanzia e contributi in conto interesse.
Le Pubbliche Amministrazioni, escluse le cooperative sociali e di abitanti, possono cumulare gli incentivi con contributi in conto capitale, anche statali, fino a un massimo del 100% delle spese ammissibili.
Un’opportunità concreta per migliorare l’efficienza energetica
Il GSE Conto Termico si conferma come uno strumento efficace per chi desidera riqualificare edifici e impianti con tempi di recupero rapidi, grazie a incentivi diretti e procedure semplificate. Sia per i privati che per le imprese e le Pubbliche Amministrazioni, rappresenta una soluzione concreta per ridurre i consumi energetici e adottare tecnologie più sostenibili, con un impatto positivo sia economico che ambientale.