Dopo una fase di consultazione pubblica, durante la quale operatori e soggetti interessati hanno avuto l’opportunità di fornire suggerimenti e indicazioni, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha avviato il 13 dicembre 2024 il confronto con le Regioni per finalizzare il nuovo decreto sul Conto Termico 3.0.
Questa nuova versione del meccanismo di incentivazione mira a semplificare l’accesso ai contributi, ampliando sia la platea dei beneficiari sia la tipologia di interventi e spese ammissibili. L’obiettivo è rendere il Conto Termico ancora più efficace nel promuovere l’efficienza energetica e l’uso delle energie rinnovabili negli edifici, in un’ottica di decarbonizzazione e riduzione dei consumi di gas.
Le principali novità del Conto Termico 3.0
Rispetto al Conto Termico versione 2.0, il Conto Termico 3.0 introduce una serie di modifiche e miglioramenti per incentivare in modo più incisivo la transizione energetica.
Una delle innovazioni più rilevanti riguarda l’accesso agli incentivi da parte delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e delle configurazioni di autoconsumo collettivo. Questo significa che gruppi di cittadini, imprese o enti pubblici che producono e condividono energia da fonti rinnovabili potranno usufruire del Conto Termico per finanziare i propri impianti e infrastrutture.
Un altro passo avanti è l’equiparazione degli enti del Terzo Settore alle Pubbliche Amministrazioni, consentendo a cooperative sociali, associazioni e fondazioni di accedere ai contributi con le stesse condizioni riservate agli enti pubblici. Questo cambiamento mira a sostenere il settore sociale nel miglioramento dell’efficienza energetica delle proprie strutture.
Il decreto introduce inoltre una revisione dei massimali di spesa, sia in termini assoluti sia specifici per tipologia di intervento, per tenere conto dell’aumento dei prezzi di mercato. Questo aggiornamento garantirà che gli incentivi siano realmente efficaci nel coprire una quota significativa delle spese sostenute.
Un’ulteriore estensione riguarda gli edifici non residenziali privati, che potranno finalmente accedere agli incentivi per interventi di efficientamento energetico. Fino ad oggi, questi contributi erano riservati solo agli edifici della Pubblica Amministrazione.
Il Conto Termico includerà anche incentivi per impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo e per l’installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici. Tuttavia, per accedere a questi fondi, sarà necessario abbinarli alla sostituzione dell’impianto termico esistente con un impianto a pompe di calore elettriche. Questo vincolo mira a favorire un passaggio completo alle energie rinnovabili e a ridurre il consumo di combustibili fossili.
Tra le tecnologie supportate rientrano anche i sistemi di riscaldamento bivalenti e le pompe di calore add-on, soluzioni ibride che combinano diverse fonti di energia per ottimizzare i consumi.
Un’importante novità riguarda l’aumento dell’incentivo al 100% delle spese ammissibili per interventi su edifici pubblici situati nei piccoli comuni fino a 15.000 abitanti. Questa agevolazione si applicherà in particolare a:
- Scuole pubbliche
- Strutture ospedaliere e sanitarie
- Residenze assistenziali, strutture di cura e ricovero del Sistema Sanitario Nazionale
Con questa misura, il governo punta a sostenere i comuni con meno risorse economiche, permettendo loro di riqualificare gli edifici pubblici senza dover affrontare costi insostenibili.
Verso l’approvazione definitiva del decreto
Il percorso del Conto Termico 3.0 è ora entrato in una fase decisiva: il confronto con le Regioni rappresenta l’ultimo passaggio prima dell’approvazione definitiva del decreto. Una volta completata questa fase, il nuovo meccanismo di incentivazione sarà operativo, offrendo nuove opportunità di finanziamento per la transizione energetica in Italia.
Con questa nuova versione, il Conto Termico si conferma uno strumento essenziale per accelerare il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, promuovere l’uso di fonti rinnovabili e ridurre l’impatto ambientale dei consumi energetici, sia nel settore pubblico che privato.